iPhone Low Cost

Ma da quanto tempo si diceva che il problema di Apple è la mancanza di una presenza sul mercato lowcost? Ne abbiamo sentite di tutti i colori, sia sul fronte computer sia sul fronte mobile. La penultima era un'idea più che buona: trasformare l'iPod in un telefono economico (300 euro, tutto è relativo...). L'ultima sembra andare in quella direzione, sia pure con i se e i ma del caso: l'Agi di oggi riferisce di un iPhone di plastica e fibra di vetro dal prezzo variabile tra i 250 e i 300 euro, ideato proprio per sfondare in quella fascia di mercato da sempre guardata con apparente sospetto da Jobs. Ora, mettendo da parte la soddisfazione di veder esaudita una preghiera, la riflessione da fare è questa: l'iPhone lowcost è il segnale di una tendenza che porterà Apple sulla terra e che ci regalerà design, tecnologia e qualità finalmente a prezzi accessibili? In fondo, Jobs dal suo angolo di paradiso non potrebbe che essere contento: dopo averci dato intrattenimento a prezzi accessibili con iTunes, dopo aver contribuito all'abbattimento del prezzo del software con AppStore, mancava solo l'hardware economico per trasformare il pianeta in una grande mela morsicata. Così si chiude il cerchio, ragazzi... A quando un Macbook lowcost?

CREARE UNA STAZIONE GRAFICA (parte quarta)

Nelle puntate precedenti, abbiamo visto i criteri utili a creare una stazione grafica. Abbiamo analizzato sia l'hardware sia il software, giungendo alla conclusione che impaginatori/grafici, oppure fotografi, o ancora esperti in fotoritocco e in disegno digitale devono investire un bel mucchio di soldi se vogliono avere a disposizione gli strumenti necessari a lavorare in modo professionale. Abbiamo anche accennato a possibili soluzioni economiche, gratuite o quasi, alla portata di chi vuole darsi alla grafica come hobby o per ragioni solo saltuariamente professionali. Adesso passiamo ai suggerimenti rivolti a una fetta di professionisti editoriali che non si occupano di grafica ma di testi: redattori, editor, traduttori o scrittori.
Le esigenze di hardware in questo campo sono decisamente modeste. Per capirci, basta un MacBook Air, cioè un investimento che parte da poco meno di 1000 euro, iva inclusa. Volendo spendere meno e avendo già monitor, tastiera e mouse, una buona idea è puntare sul MacMini, che ha un prezzo di base poco sopra i 600 euro e ha un'espandibilità superiore all'Air. Per intenderci: con l'Air potete lavorare alla scrivania o sdraiati sul sofà, ma anche ai bordi di una piscina, ma l'hd a stato solido è limitato come memoria ed è impensabile ampliare le ram. Inoltre, il display, splendido per risoluzione e luminosità, è decisamente piccolo. Al MacMini, invece, si può collegare un monitor qualsiasi - anche di grandi dimensioni - ed è possibile sostituire ram ed hd senza grandi problemi. Un buon compromesso è naturalmente l'iMac, a partire da 1150 euro, che non a caso è il personal preferito dagli studi professionali: il display e la potenza della macchina sono sufficienti a gestire sia il lavoro editoriale sia quello grafico.
Il software: si parte dalla suite Microsoft Office, naturalmente. La versione per Mac più aggiornata al momento è la 2011 e raccoglie quattro programmi interessanti: Word, Excel, Powerpoint e Outlook. Il secondo è un foglio di calcolo/database, il terzo crea presentazioni multimediali, il quarto gestisce la posta. Ma è Word a interessarci: dalla versione originale ad oggi, ha incorporato un bel po' di nuove funzioni e da semplice macchina da scrivere digitale si è trasformato in un potente strumento di elaborazione testo e impaginazione. Tralasciamo la parte grafica e veniamo al sodo: Word 2011 ha strumenti di correzione, dizionari e Tesaurus compresi, che nessun altro programma possiede. Stessa cosa per la revisione, cioè la possibilità di confrontare versioni differenti dello stesso testo. Ai traduttori offre un servizio di traduzione online che sfrutta il motore sviluppato da Microsoft e che non ha mai avuto troppo successo, pur funzionando bene. Naturalmente il servizio non può sostituire le capacità professionali, ma può essere un eccellente supporto nel caso di brevi traduzioni di frasi semplici, addirittura migliore di Google Translator. 
Il prezzo dell'intero pacchetto varia dai 119 euro della versione base ai 249 della versione business.
Non va sottovalutata la Adobe Creative Suite, giunta alla versione 6. A fronte di un prezzo decisamente scoraggiante - fino a 3220 euro (iva inclusa) per la versione business - offre strumenti integrati di redazione e impaginazione senza veri concorrenti. Se dobbiamo occuparci solo di testo, possiamo ridurre i costi acquistando Indesign (803 euro iva inclusa), che è un'impaginatore ma che ingloba eccellenti strumenti di elaborazione testo. L'acquisto di Indesign è consigliato ai professionisti: infatti è assai probabile che case editrici, studi grafici o agenzie editoriali vi passino il lavoro di editing o traduzione già impaginato. Alcune case editrici usano Indesign Server, che supporta Incopy, vale a dire una sorta di Indesign spogliato da numerose funzioni ed espressamente realizzato per la gestione del testo. L'ultima versione di Incopy, che non ha nulla da invidiare come strumenti testuali a Word, costa 286 euro iva inclusa.
L'unico vero concorrente di Adobe è Quark, che ha realizzato di recente la versione 9 di QuarkXpress, commercializzata al prezzo di 1399 euro iva esclusa. Anche questo programma nasce come impaginatore, ma con gli anni si è dotato di raffinati strumenti di elaborazione testuale. Come Indesign, anche QuarkXpress prevede la possibilità di lavorare a varie tipologie di testo e ha un occhio di riguardo per i media digitali di ogni genere, dal web alle apps. Come Adobe, anche Quark ha previsto una versione specifica per i redattori inseriti in un flusso editoriale: QuarkCopyDesk, assai simile come funzioni e come potenza a Incopy. Prezzo: 399 euro iva esclusa.
Cito per completezza di informazione anche la già segnalata suite iWork,  arrivata alla versione 09 e dal costo assai contenuto di 80 euro. Le applicazioni sono tre: Pages, Numbers e Keynote. La prima è quella che ci interessa: un impaginatore semplice e intuitivo, anche se non versatile come i concorrenti, e purtroppo limitato come strumenti testuali. Dalla sua parte solo il prezzo, diciamocelo. Credo che la versione più recente di TextEdit, offerta gratis con il sistema operativo Macintosh, abbia una gestione del testo migliore.
A un buon editor non può mancare Acrobat, sia nella versione Reader, sia nella versione X Pro, programmi indispensabili alla manipolazione dei file in formato pdf. La prima versione è gratuita ma consente già alcune operazioni primarie di revisione testo, quali l'inserimento delle note e delle segnalazioni. Naturalmente lavora su pdf già realizzato. Acrobat X Pro, che costa 676 euro iva inclusa, permette di creare i pdf in vari modi e di lavorare sulle revisioni online. Un requisito esaltato dalla suite Creative Cloud (l'abbonamento costa 61,5 euro al mese), che offre uno spazio di storage attivo sui server Adobe. Infine, chi non vuole più pensarci e ha anche esigenze di produzione grafica non fa peccato a dare un'occhiata alla Acrobat X Suite (1785 euro, iva inclusa) che raccoglie Acrobat X Pro, Photoshop CS5, Adobe Captivate® 5, Adobe Presenter 7, Adobe LiveCycle® Designer ES2 e Adobe Media Encoder CS5, per offrire un'esperienza integrata assai utile ai creativi di ogni specie, alternativa alla Creative Suite.
Lasciando a parte il discorso cloud e apps per ipad, di cui tratteremo nella prossima puntata, concludo segnalando un programma nato per scrivere, editare e confezionare gli epub, cioè i formati più evoluti e multimediali di ebook. Si tratta di FinalDraft, venduto a circa 250 euro direttamente sull'AppStore, e presentato in varie versioni. L'utilizzo non è immediato (la logica è molto "Windows"), ma i risultati sono decisamente buoni. 

CREARE UNA STAZIONE GRAFICA (parte terza)

S'è detto dell'hardware e degli orientamenti generali. Abbiamo fatto riflessioni su perché e cosa comprare. Adesso abbiamo una scatola luminosa che brilla nel nostro ufficio e, se è un Apple, può già fare parecchie cose. Incorporati nel sistema operativo, infatti, troviamo programmi che ci permettono di scrivere testo (TextEdit), visualizzare, ritoccare e archiviare sommariamente le immagini (Anteprima e iPhoto). Ci manca un impaginatore, ammesso che non si intenda comporre con il semplice TextEdit. E ci manca un programma di disegno.
Se le nostre esigenze sono di basso livello, ci possiamo accontentare. Se abbiamo bisogni più specifici, possiamo pensare di rivolgerci a qualche cloud, come ad esempio le Google apps Docs e Picasa.
Se le nostre esigenze sono di livello professionale, allora dobbiamo pensare a qualche investimento. Apple propone per l'impaginazione e la creazione di demo e fogli elettronici la suite iWork arrivata alla versione 09 e dal costo assai contenuto di 79 euro. Le applicazioni sono tre: Pages, Numbers e Keynote. La prima è un impaginatore semplice e intuitivo, anche se non versatile come i concorrenti di cui parleremo dopo; la seconda è molto simile a Excell (e compatibile con i file prodotti dal programma Microsoft) ed essendo nata per Apple ha un livello di “amichevolezza” superiore; la terza è una sorta di Powerpoint, anch'essa compatibile con i file Microsoft, e decisamente semplice da utilizzare, soprattutto se il nostro scopo è creare oggetti da condividere in social network o Youtube. Office di Microsoft offre qualcosa di più, dal punto di vista della raffinatezza, ma non sono rari i casi in cui l'installazione e la gestione dei programmi Microsoft su Apple sono complessi e insoddisfacenti. La differenza la fa soprattutto il prezzo, che varia da 139 a 699 euro a seconda della versione (la Home costa di meno, la Professional costa di più, naturalmente).
I veri programmi grafici però ci obbligano a guardare a un colosso del software: Adobe. La Creative Suite, nelle varie famiglie (Standard, Production, Web Design, Master Collection), non ha obiettivamente concorrenti, sia per completezza di prodotto, sia per interconnessione tra le applicazioni che ne fanno parte, sia come multipiattaforma. Il prezzo non è proibitivo, in considerazione del numero di strumenti che ci mette a disposizione (praticamente tutto quello di cui abbiamo bisogno a livello professionale): dai 1534,80 euro (346,80 l'aggiornamento) della Standard ai 2479 euro (574,80 l'aggiornamento) della Master Collection, con la quale è possibile creare prodotti per ogni tipo di media. Il contenuto della confezione Master Collection è il meglio in circolazione: Photoshop (editing e correzione immagine), Illustrator (disegno), Indesign (impaginazione, unico concorrente di alto livello QuarkXpress, che costa 1349 euro nella versione 9), Acrobat (gestione pdf), Flash (animazioni), Dreamweaver e Fireworks (creazione siti web), Premiere (video), Bridge e altri applicativi di interconnessione e gestione del flusso.
Un eccellente software di disegno, che ben si integra con Illustrator soprattutto per tutto quello che un tempo si faceva a mano libera, è Corel Painter, giunto alla versione 12 (per ora solo in inglese). Prezzo più che accettabile (293,16 euro), per avere uno strumento di pittura digitale unico al mondo.
Infine, per non farci cogliere in castagna da qualche controllo della finanza, dobbiamo dotarci di una regolare collezione di font da cui attingere per alimentare la nostra creatività. Se ci si vuole togliere il problema in una volta sola, puntiamo alla Adobe FontFolio, che ci offre 2200 font a 3598,80 euro. Non proprio uno scherzo: quindi magari possiamo decidere di prendere i font che ci servono uno a uno, scaricandoli dal download center e pagandoli di volta in volta. Per gestirli, considerando che l'eterna utility Adobe Type Manager non è più in vendita, o ci si accontenta delle funzioni incorporate nel sistema operativo, o ci si rivolge a Fontagent o simili (149 euro).
Abbiamo finito? Allora facciamo un piccolo riassunto: per esigenze personali, possiamo usare strumenti gratuiti o quasi, tra i quali segnalo anche Gimp (una sorta di Photoshop scaricabile online); per esigenze professionali evolute, ci vuole l'Adobe Creative Suite (cominciamo con la Standard, poi eventualmente aggiorniamo), corredata da Painter per il disegno a mano libera e le collezioni gratuite di font che troviamo online (ma per avere i font che la maggior parte dei clienti chiedono, bisognerà rivolgersi ad Adobe in un secondo momento). Quindi: 1534, 80 euro più 293,16 uguale 1827,96 euro. Per cominciare non è male...
Nella prossima puntata parleremo delle esigenze specifiche di chi scrive, edita testi o traduce. Nella quinta e ultima faremo un riassuntino di tutto e vedremo quali sono le nuove tendenze, al netto del cloud che va tanto di moda e considerando i grandi cambiamenti connessi alla crescita dell'iPad e del MacBook Air.

Adobe e Apple: convergenze parallele?

Shantanu Narayen, boss di Adobe
Chi come me lavora ogni giorno su Apple e usa applicazioni Adobe vorrebbe che ci fosse un po' più di amore tra i due colossi della computer grafica. Eppure, a causa di Flash o di strategie commerciali incompatibili, Adobe e Apple sembrano non voler fare pace. Risultato: sui dispositivi mobile di Apple Flash non gira e in generale le applicazioni Adobe sembrano poco ottimizzate. Stesso discorso vale per i computer: chiunque adoperi Photoshop e Indesign su Apple sa che la richiesta di memoria delle applicazioni Adobe è fuori da ogni logica. Al punto che è molto più conveniente avere un computer lento ma dotato di tantissima ram piuttosto che avere processori veloci e pochi "polmoni". Incredibile conseguenza: Photoshop gira più veloce sul mio Air che sul mio Quad, in virtù dell'uso abnorme della cache su disco, che avvantaggia la strepitosa velocità dell'hd a stato solido dell'Air.
Tra le ultime notizie sul fronte della guerra Adobe-Apple spiccano le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Adobe, decisamente poco promettenti.

L'UFFICIO IN UN AIRBOOK

Breve commento a una delle invenzioni di Apple meno conclamate ma più straodinariamente utili che io abbia testato: l'AirBook. In tutte le sue versioni, capacità e potenze, si intende.
Innanzi tutto: lo uso quotidianamente per lavoro. Ha sostituito integralmente un vecchio G5 quattroprocessori con schermo a 30" anche nell'impaginazione (!), grazie allo schermo superluminoso e ad alta risoluzione. È performante anche con Photoshop, compensando le carenze di ram e cpu con una velocità di accesso dati al disco rigido da urlo. La velocità di accesso, tra l'altro, lo fa accendere in 10 secondi scarsi, cosa che lo rende infinitamente più versatile del miglior portatile. E poi è figo... Siete da un cliente, dovete far vedere un progetto, aprite l'Air e senza attesa gli fate assaporare in un colpo solo bellezza, tecnologia e prodotto, mescolati insieme... Credetemi, è un buon amico in questi casi. In attesa dell'uscita di Lion, che probabilmente lo avvicinerà maggiormente alla cugina iPad, non posso che cantare ogni giorno le lodi di un piccolo grande strumento di lavoro.